Come si risolvono i problemi?

Vorrei una formula per risolvere i problemi. Detto così potrebbe sembrare una richiesta assurda, ma è proprio quello che sto cercando di fare da quando qualcuno mi ha detto che a tutto c’è rimedio tranne che alla morte. Io, avrei molti problemi da proporle, ma come lei ha scritto in un precedente articolo: non serve che si dica all’altro cosa fare, per quel problema, ma che egli stesso impari un modo per affrontare qualsiasi problema. Vorrei acquisire la capacità di risolvere i miei problemi da solo senza l’aiuto di nessuno, anche perché  prima o poi te lo rinfacciano. Le sarei molto grato se potesse aiutarmi in questo. Ho 39 anni e tanta voglia di vivere, ma a volte mi sento schiacciato dall’assurdo pensiero che i miei problemi siano irrisolvibili. La ringrazio con fiducia.

 

                                                                                                                              ACHILLE

 

Non esiste una formula per risolvere i problemi, ma con questo non voglio dirle che non esista un  metodo adattabile ad ogni problema. Dove c’è un problema esiste sempre una soluzione, basta solo seguire alla lettera quello che sto per consigliarle. Innanzitutto, per risolvere un problema bisogna riconoscerlo come tale. Intendo dire che a volte percepiamo i disagi del problema, ma non riusciamo ad individuarne le cause stesse solo perché ci può apparire faticosa la sua risoluzione o perché pensiamo che non esistano rimedi, per il semplice fatto che rimaniamo legati alla logica formale del nostro pensiero. Per risolvere un problema dobbiamo innanzitutto accettarlo come tale senza fuggire da esso, questo ci può permettere una sua analisi più profonda, individuando, così,  gli aspetti meno evidenti  che ci possono portare alla sua risoluzione. Quindi: focalizzi il problema, individui le cause, ma soprattutto non lo consideri simile agli altri, altrimenti si innesca la tendenza a ripetere in modo rigido e automatico gli stessi atteggiamenti non risolutivi. Ogni problema è a se stante, in quanto presenta ogni volta delle sfaccettature diverse perché nasce  in contesti diversi. E’ quasi come giocare a scacchi, cerchi di capire a fondo come “funzionano” le cose nel problema e cerchi di prevedere che cosa potrebbe accadere in seguito ad una determinata “mossa” che a suo giudizio potrebbe essere risolutiva. Cosa essenziale è vivere tutto questo con spirito competitivo, cercando di credere in ciò che si sta facendo e mettendo alla prova le idee risolutive, altrimenti non si potrà mai sapere se sono valide. Certo, c’è sempre un margine di rischio in tutto ciò che facciamo nella nostra vita, ma se così non fosse che vita sarebbe?

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